Ogni volta che vedo salire su una jeep o un piccolo
furgone i minatori che vanno verso la galleria
e mi salutano dai finestrini, mi chiedo se
staranno nell’arca. La chiamano così quella sorta
di scatola bunker dove si rifugiano i lavoratori
mentre fuori salta l’esplosivo per far avanzare lo
scavo in galleria. Come nell’arca di Noè del racconto
biblico, ogni giorno una sfida al diluvio
universale, alla vita quotidiana.
Sono nata nel 1977 a Firenze e vivo nel Mugello. Nel 1996 partecipai alla finale del Premio Campiello Giovani con il racconto Finestrella viola. Nel 2006 ho esordito col romanzo Figlia di una vestaglia blu, ed. Fazi, che intreccia le vicende delle operaie tessili della Rifle a quelle degli operai edili della TAV in Mugello. Ha ottenuto il Premio Miglior Esordio di Fahrenheit Radio Rai tre, il Premio Minerva Letteratura di Impegno Civile ed è stato finalista al Premio Viareggio Repaci, al Premio Fiesole Narrativa under 40, al Premio Chianti. Nel maggio 2009 è uscito il racconto Neve fra Barberino e Roncobilaccio nella raccolta PADRE, ed. Elliot. Bancone verde menta (ed. Elliot 2009) è il mio secondo romanzo, una storia d’ amore per le città e l’impegno, pieno di grazie e di umanità dove ho scritto “non posso fare a meno di pensare che mentre scrivo c’è qualcuno che sta sudando”. Dal novembre 2008 ho una rubrica settimanale chiamata L’Incartauova su l’Unità di Firenze. Sono tra i fondatori di Scrittori in Causa. Sono autrice insieme a F.Bondi e L.Sacchetti del progetto Storie Mobili. Non campo di sola scrittura. Tutto questo non so quanto durerà, ma insisto.